COSA PREVEDE IL NUOVO DECRETO LEGGE?
Il Cdm ha approvato definitivamente quattro decreti legislativi attuativi della delega fiscale che vanno nella direzione di migliorare e semplificare il sistema fiscale. Si tratta di 4 provvedimenti su:
- adempimento collaborativo
- contenzioso tributario
- statuto del contribuente
- primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni da 4 a 3, per ora solo per il 2024.
Il Cdm ha approvato, oltre i due della scorsa settimana, altri quattro decreti legislativi. Provvedimenti molto importanti, che contribuiranno a semplificare il sistema fiscale, rendendolo più equo e dinamico.
Viene semplificato dunque il quadro relativo alle aliquote Irpef, con un maggiore risparmio fiscale per le fasce di reddito medio-basse, più esposte ai continui mutamenti del quadro economico-finanziario internazionale.
SUPERBONUS
Con apposito decreto del Cdm continuerà a esistere il bonus al 70% per tutti coloro che proseguiranno i lavori nel 2024 ed è prevista una sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme per coloro che non hanno completato i lavori entro il 31/12. Il bonus edilizio al 110% resta comunque per coloro che hanno reddito basso e non hanno completato i lavori.
Inoltre con il decreto legge ad hoc sul Superbonus viene creato un fondo a favore dei contribuenti con reddito fino a 15mila euro che potranno avvalersi di un contributo sulle spese sostenute dal primo gennaio fino al 31 ottobre 2024.
COME CAMBIA L’IRPEF
l testo che cambia l’Irpef è sostanzialmente uguale a quello approvato in esame preliminare:
- riduzione degli scaglioni di reddito dagli attuali quattro a tre con l’accorpamento dei primi due in un unico scaglione fino a 28.000 euro, cui si applica l’aliquota al 23%;
- oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro rimane l’aliquota del 35%;
- oltre 50.000 euro confermata l’aliquota del 43%.
Per i redditi sopra 50.000 euro, però, il beneficio derivante dalla revisione delle aliquote viene neutralizzato prevedendo una franchigia di 260 euro sulle detrazioni al 19%, escluse quelle relative alle spese sanitarie.
TAGLIO ALLE DETRAZIONI PER LE DONAZIONI AI PARTITI
Nell’ultima versione del decreto legislativo attuativo della delega fiscale approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri, le donazioni ai partiti restano tra le voci che subiranno una decurtazione di 260 euro. Salve invece quelle per le Onlus e gli enti del terzo settore.
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